A cura di Fabrizio Fusco, Valdagno

News7

Michela Marzano

“Idda”

Einaudi, stile libero BIG, gennaio 2019. 17,50 euro.

«La dottoressa ha detto che l’unica frase che non scompare mai è “ti amo”; è quella che scelgono i suoi pazienti quando chiede loro di scrivere su un foglio la frase che preferiscono, anche se della propria esistenza non ricordano piú nulla. È come se solo l’amore potesse ancora tenerli in vita».

Idda, che in dialetto salentino vuol dire “lei”, è un appassionato romanzo sull’identità, la memoria, la potenza carsica delle relazioni ed è l’indimenticabile ritratto, di due donne: Alessandra, che si può in qualche modo identificare con l’autrice e la suocera, Annie, che sta progressivamente perdendo la memoria e viene ricoverata; pur appartenendo a mondi diversi e distanti, trovano inaspettatamente l’una nell’altra ciò che avevano perduto. Il libro, malgrado il tema “alto”, si divora in un attimo, è coinvolgente.

Invecchiando, la memoria diviene sempre più labile, spesso si perde completamente, ma il filo che permette di comunicare ancora con i nostri anziani affetti da alzheimer è l’amore che noi diamo loro e che loro percepiscono distintamente (e ce ne sono grati).

Invecchiare è un po’ tornare bambini, specie se si ha l’alzheimer, e questo è uno dei motivi per cui segnalo questo bellissimo libro di Michela Marzano, Professore Ordinario di Filosofia morale all’Università Paris Descartes, autrice di molti libri, saggi e un paio di romanzi, tradotti in varie lingue, editorialista di Repubblica e un’esperienza parlamentare nella scorsa legislatura.