Roma, 11 giugno 2019 – Per inseguire un’abbronzatura perfetta, moltissime persone si sottopongono a sedute di lampade solari. Questa pratica si basa su una convinzione errata: che i lettini possano preparare la pelle all’esposizione alla luce estiva. Anzi, si va incontro a pericoli molto più grandi degli apparenti benefici. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) hanno innalzato il livello di rischio delle apparecchiature UV nella classe di massima allerta: sono considerate “cancerogeni per l’uomo”, esattamente come le sigarette! Questa abitudine è tanto più pericolosa se inizia da giovanissimi.

Un’esposizione precoce, in particolare tra gli under 35, incrementa del 75% il rischio di sviluppare melanoma. In Italia sono infatti vietate ai minori di 18 anni. Le lampade possono inoltre danneggiare il sistema immunitario e gli occhi e accelerare l’invecchiamento.
Il melanoma è prevenibile soprattutto grazie a corretti comportamenti quando ci si espone al sole. Ad esempio, fra gli errori più frequenti vi è credere che, una volta scuri, il rischio scompaia. Non è così: l’abbronzatura è il meccanismo che la pelle mette in atto per proteggersi ma non rappresenta di per sé uno scudo. Anche quando l’epidermide è già bella dorata non bisogna mai dimenticarsi di applicare una crema solare con un buon filtro protettivo. Questo va scelto sulla base del fototipo (l’identikit costruito in base ai propri “colori”) e va applicato generosamente.